Animalico - "crudo all'estremo"

di Helge Fauskanger - traduzione di Gianluca Comastri

L'Animalico era un rudimentale linguaggio privato inventato da Mary e Marjorie Incledon, giovani cugine di Tolkien, attorno al 1905. Tolkien, che allora era nei suoi primi dieci anni di vita e già addentro al latino e all'anglosassone, lo trovò divertente e lo imparò. L'unico frammento sopravvissuto di Animalico è la frase campione citata da Tolkien in The Monsters and the Critics p. 200: Cane usignolo picchio quaranta, che significa "tu sei un asino", intendendo l'asino animale e niente altro. Quaranta era il termine Animalico per "asino, somaro", mentre somaro era la parola per 40!

Pare che l'Animalico fosse un linguaggio alquanto goffo; certamente non era razionale che vocaboli grammaticali estremamente frequenti come "essere" o l'articolo "un" fossero resi da lunghe parole come usignolo e picchio. (Suppongo che la parola Animalica per "il" fosse *ippopotamo o qualcosa di simile.) Non conosceremo mai quanto Animalico idearono Mary e sua sorella, ma probabilmente non era abbastanza per tradurre le opere di Shakespeare. Tipicamente era solo un gioco; forse i ragazzi avevano deciso circa le parole per "idiota", "deficiente" e simili, e poi sedevano per ore gettando insulti l'uno all'altro: *Cane usignolo picchio cavallo! *Cane usignolo picchio cento! *Cane usignolo picchio brontosauro! (I genitori, leggermente preoccupati: "Hey, ragazzi, cosa state dicendo?" Sguardi innocenti dei bambini: "Niente, mamma! (Risatine.) Niente di che!")

Il giudizio di Tolkien è aspro, ma giustificato: l'Animalico era "crudo...all'estremo". (MC:200) Nondimeno fu uno dei suoi primissimi approcci con un linguaggio inventato, forse il primo. E fu esso a tracciare la via al Nevbosh - il primo linguaggio inventato cui Tolkien stesso contribuì.

NOTA DEL TRADUTTORE: l'Animalico è spesso tradotto in «animalese» in altre trattazioni sui linguaggi di Tolkien.

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